Quando parlo di relazioni tossiche, non mi riferisco a qualche litigio occasionale o a un momento di crisi: mi riferisco a un modello di relazione che logora lentamente, come un veleno che entra nel sistema, minando autostima, fiducia e libertà personale.

Nel mio lavoro incontro persone che hanno vissuto critiche continue, svalutazioni o manipolazioni tali da farle dubitare di sé stesse. Frasi come “non vali niente” o “sei troppo sensibile” ripetute nel tempo scavano dentro, fino a convincere la persona di non meritare amore o rispetto. Altri si ritrovano intrappolati in dinamiche di controllo, dove il partner decide con chi uscire, cosa fare, come comportarsi, rendendo ogni scelta fonte di paura o conflitto.

Le conseguenze possono essere pesanti: ansia, insonnia, attacchi di panico, depressione, fino a veri e propri sintomi da stress post-traumatico. Ma la ferita più profonda è quasi sempre la perdita di fiducia in sé stessi e negli altri. Chi vive una relazione tossica spesso arriva a credere di non meritare di meglio, o fatica a riconoscere i segnali che lo riportano a ripetere lo stesso copione.

Nel percorso psicologico accompagno le persone proprio a riconoscere questi schemi, dare un nome alla sofferenza e ricostruire un senso di sé più forte e libero. Uscire da una relazione tossica non significa solo allontanarsi dall’altro, ma soprattutto imparare a rimettere al centro il proprio valore e i propri bisogni, aprendo la strada a relazioni più sane, rispettose e gratificanti.

COSA POSSIAMO FARE NEL PERCORSO DI SOSTEGNO PSICOLOGICO?

Nei colloqui di sostegno psicologico con chi ha vissuto una relazione tossica, il primo passo per me è offrire uno spazio sicuro, accogliente e privo di giudizio. Qui la persona può raccontare la propria esperienza, dare voce a emozioni spesso taciute e sentirsi finalmente ascoltata e riconosciuta.

Un punto centrale del percorso è riconoscere le dinamiche tossiche: spesso chi le ha subite finisce per normalizzarle, credendo che siano inevitabili. Insieme esploriamo questi schemi, comprendiamo come abbiano intaccato l’autostima e impariamo a distinguere tra manipolazioni esterne e la verità delle proprie sensazioni.

Un obiettivo chiave è ricostruire l’autostima. Aiuto la persona a riscoprire risorse, valori e successi personali, contrastando i messaggi svalutanti interiorizzati e coltivando un dialogo interiore più gentile e rispettoso. Allo stesso tempo, lavoriamo sulle emozioni più dolorose – rabbia, tristezza, paura o senso di colpa – imparando a riconoscerle e gestirle senza esserne travolti.

Un altro aspetto importante è la definizione di confini personali sani. Accompagno la persona a identificare i propri limiti, a comunicarli con assertività e a proteggerli nelle relazioni future, così da evitare di cadere nuovamente in schemi dannosi.

Il percorso include anche strumenti pratici per affrontare ansia e stress, come tecniche di rilassamento o mindfulness, e il rafforzamento della rete di supporto, incoraggiando la costruzione di legami positivi e nutrienti.

Ogni cammino di guarigione è unico e richiede tempo, ma il sostegno psicologico permette di non affrontarlo da soli. Il mio ruolo è accompagnare passo dopo passo, aiutando a ritrovare fiducia, forza interiore e la possibilità di costruire relazioni fondate sul rispetto e sulla libertà reciproca.


Per qualsiasi chiarimento o semplice curiosità, oppure se senti di aver bisogno di un primo incontro, ti invito a telefonarmi o mandarmi un messaggio su WhatsApp o Instagram usando i pulsanti qui sotto. Sarò lieto di risponderti il prima possibile.